Adesso il gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto ha convalidato gli arresti e disposto la custodia cautelare in carcere per il principale indagato, il 44enne Lupascu Vasile. Ai domiciliari finiscono la moglie, Lupascu Anisoara di 39 anni, e il figlio, Vladut Vasile Lupascu di 19 anni. Per loro anche l’applicazione del braccialetto elettronico.
Il fatto, come detto, riguarda la morte, a colpi di zappa alla testa, del 37enne Constantin Pinau.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la famiglia, quella notte, si appostò nei pressi dell’abitazione di Constantin Pinau che nel frattempo stava rientrando a casa insieme alla moglie dopo un battesimo, aggredendolo a colpi di zappa e ferendo al braccio anche la consorte.
I militari vennero avvertiti di una lite alle 7.00 del mattino. Arrivati sul posto, ai loro occhi si sono presentate scene sconcertanti: bastoni, armi da taglio e sangue ovunque. La vittima, che è morta poche ore dopo essere stata portata in ospedale, si trovava a terra con una profonda ferita alla testa.
Grazie ad alcuni elementi di prova, nel giro di tre ore i carabinieri sono riusciti a ricostruire il puzzle e a individuare i presunti autori del fatto.
I carabinieri infatti, identificata la vittima, hanno ricostruito come tra la stessa e Vasile, nel tempo, vi fossero sorti dissapori. Scattata la caccia all’uomo, il presunto autore dell’omicidio venne ritrovato nei pressi dell’ospedale di Caltanissetta in compagnia del figlio.
I tre indagati sono accusati anche di tentato omicidio, oltre che di omicidio premeditato e aggravato dai futili motivi, perché l’aggressione mortale – un vero e proprio agguato secondo il Gip Zammuto – sarebbe stata preceduta di poche ore da un’altra aggressione con identiche modalità ma senza la conseguenza della morte.
Ancora da capire il movente dell’aggressione sfociata poi in omicidio che sembrerebbe inquadrarsi, come detto, in pregressi contrasti e per futili motivi.
Commenta articolo