8 mesi di reclusione con beneficio della sospensione condizionale della pena e una provvisionale subito esecutiva di 20mila euro per i familiari della vittima. Questo il verdetto per l’imputata, difesa dall’avvocato Giuseppe Scozzari. Durante la requisitoria il pm Cettina Tinaglia aveva invece chiesto la condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione.
Secondo la ricostruzione dell’incidente, che è valsa alla 36enne la sentenza del giudice, le due giovani si trovavano a bordo di una Renault Twingo e al volante c’era Caterina Amico. Il sinistro avvenne lungo la statale 115, tra il Villaggio Mosè e Palma di Montechiaro. La Renault Twingo impattò contro una Mercedes proveniente dall’opposta direzione di marcia.
Ad Amico veniva contestato di non avere tenuto una velocità moderata e di non avere mantenuto la distanza di sicurezza dal veicolo che precedeva il suo. Per evitare il mezzo, che stava svoltando a destra, l’imputata avrebbe occupato la corsia opposta al suo senso di marcia, finendo la corsa in un violento impatto frontale con una Mercedes.
Scontro che appunto costò la vita alla 29enne Viviana Meli, la quale pare si fosse da pochissimo laureata. La stessa fu trasportata in elisoccorso all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta e ricoverata nel reparto di rianimazione ma, date le gravissime condizioni di salute, non ce l’ha fatta.
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