La manifestazione, alla quale hanno partecipato diversi ospiti, si è tenuta presso la sala del collare. Presenti al banco dei relatori, oltre naturalmente all’autore del libro, il professore Angelo Amato, il vicesindaco di Favara Rossella Carlino, il Cavaliere Gaetano Allotta della società agrigentina Storia Patria, la dirigente vicaria del liceo Martin Luther King di Favara Mirella Vella e il giornalista e storico Totò Fucà. A moderare l’incontro il giornalista Luigi Mula.
A intervenire, leggendo anche alcuni stralci dell’opera del professore Crapanzano, anche alcuni studenti.
L’Istria di Gina, partendo dai racconti della signora da cui prende nome il libro, racconta retroscena e particolari di quelli che furono i massacri delle foibe, veri e propri eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, e di quello che fu l’esodo giuliano dalmata. Questa nuova edizione contiene in sé nuovi documenti storici, nuove particolarità e integrazioni.
I fatti affrontati ieri riguardano eventi tragici non solo per i civili ma anche per le forze dell’ordine. Rappresentanti delle stesse, in prima fila, hanno presenziato ieri alla presentazione del libro. Tra loro il Capitano di Fregata Filippo Parisi, comandante della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, il Vicequestore Andrea Morreale, a capo della Polizia Stradale di Agrigento, il Commissario Capo Francesco Sammartino, dirigente della ”Volanti” della Questura, il Luogotenente Antonio Alabiso, del comando provinciale agrigentino della Guardia di Finanza e il Maresciallo Salvatore Tarantino, della Tenenza di Favara.
L’Istria di Gina è un libro che fa dell’accuratezza storica, intrisa al contempo di esperienze vissute e di umanità, la sua essenza.
Nel libro non mancano nemmeno approfondimenti culturali legati sempre al periodo e al contesto di riferimento.
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