Il patteggiamento della pena è stato ratificato: un anno, un mese e dieci giorni di reclusione per il favarese 23enne Vincenzo Crapa, arrestato il 5 settembre del 2016 dopo che la Polizia aveva scoperto una coltivazione di droga nel suo terrazzo.
La vicenda giudiziaria per il giovane favarese giunge dunque al termine. La sentenza è stata ratificata dal gup Alessandra Vella dopo che il difensore del 23enne, l’avvocato Salvatore Cusumano, ha raggiunto l’accordo per il patteggiamento con il pubblico ministero Simona Faga.
Crapa era stato arrestato dalla Squadra Mobile durante un’operazione di controllo del territorio. In una palazzina diroccata nella sua disponibilità, in un quartiere popolare di Favara, erano stati trovati una quindicina di vasi con piante di marijuana e il materiale necessario per coltivarle. Il giovane era stato denunciato anche per furto di energia elettrica – secondo quanto sostiene l’avv. Cusumano – perché il contatore sarebbe stato alterato.
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