”Slitta” il processo a carico dell’ex direttore dell’ufficio postale di Castrofilippo, Vicenzo Di Rosa, il 56enne accusato di peculato e di truffa in danno ai suoi stessi clienti ai quali – secondo la tesi accusatoria – avrebbe sottratto oltre 220mila euro.
Ieri si doveva tenere l’udienza. Il presidente del collegio Gianfranca Claudia Infantino, prima di aprire il dibattimento, aveva disposto la citazione di tutte le presunte vittime così da consentire loro di costituirsi parte civile. Non tutti gli avvisi, però, sono stati notificati e dunque tutto è stato rimandato al prossimo 22 ottobre.
A rappresentare l’accusa il pm Alessandra Russo. Tra le accuse che vengono contestate a Vincenzo Di Rosa, promosso da postino a direttore dell’ufficio di Castrofilippo, anche l’appropriazione indebita di circa 51mila euro di proprietà della posta, prelevati dall’Atm e dalla cassa.
Tra le presunte truffe ai clienti, invece, anche un caso in cui Di Rosa avrebbe chiesto il libretto a un anziano con il pretesto di calcolare gli interessi. In realtà, sempre secondo l’accusa, ne avrebbe approfittato per prelevare 50mila euro e incassare la polizza vita.
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