Dopo tre ore di intenso interrogatorio ha confessato ed è stato portato in carcere. Parliamo del favarese Vincenzo Galiano, il 79enne che stamattina ha ucciso a colpi di pistola il compaesano Baldassarre Contrino di 73 anni. Il movente sarebbe per futili motivi, legati a questioni di confini di terreno.
Duro il lavoro svolto dai militari della locale Tenenza dei Carabinieri che fin da subito hanno lavorato incessantemente, coadiuvati dai colleghi del Norm, del Nucleo investigativo della compagnia di Agrigento e della Scientifica, per accertare e individuare il responsabile del tragico fatto di sangue. Titolare del fascicolo d’inchiesta il sostituto procuratore Chiara Bisso.
L’anziano 79enne era stato fermato dai carabinieri e portato in caserma, ad Agrigento, per essere sentito. Dopo diverse ore di interrogatorio, incalzato dalle domande degli inquirenti, ha deciso di confessare. Per lui quindi si sono aperte le porte del carcere Petrusa con l’accusa di omicidio.
Il fatto si è verificato stamattina in via Felice da Sambuca, in c.da Caltafaraci, tra Favara e Agrigento, alle spalle della campagna del Collegio di Maria.
Secondo una prima ricostruzione, in c.da Caltafaraci, stamattina, sarebbe nato un diverbio tra i due anziani. Contrino si sarebbe scagliato contro Galiano con un’ascia e quest’ultimo, rimasto ferito, avrebbe risposto a colpi di revolver calibro 38, per poi scappare.
Il 73enne è stato trovato senza vita alla guida di un piccolo trattore, mezzo che è stato sequestrato e portato alla Tenenza di via Olanda. Galiano nel frattempo avrebbe tentato una fuga ma poco dopo è stato fermato dai carabinieri.
L’arma del delitto è stata ritrovata nelle immediate vicinanze del luogo dell’omicidio. La pistola è risultata non registrata e quindi clandestina.
Nella giornata di domani probabilmente si svolgerà una conferenza stampa durante la quale saranno forniti i dettagli delle attività investigative dei carabinieri.
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