10 le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite nei confronti di elementi di vertice di famiglie mafiose di ”Cosa Nostra” dai carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento su ordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.
Sono ritornati in carcere: Antonino Vizzì di 63 anni di Raffadali che avrebbe retto la famiglia mafiosa di Raffadali, Vincenzo Cipolla di 56 anni e Raffaele La Rosa di 40 anni, entrambi di San Biagio Platani e appartenenti alla famiglia mafiosa di San Biagio; e ancora: Raffaele Salvatore Fragapane di 40 anni di Santa Elisabetta, ritenuto dagli inquirenti appartenente alla famiglia mafiosa del paesino, e Luigi Pullara, 54enne di Favara. Secondo la DDA Pullara è al vertice della famiglia mafiosa della città dell’agnello pasquale; Angelo Di Giovanni 46 anni e Giuseppe Vella di 37 anni, sempre di Favara, sono ritenuti appartenenti alla famiglia mafiosa locale. Coinvolti nelle ordinanze di custodia cautelare in carcere anche i palermitani Vincenzo Pellitteri di 66 anni di Chiusa Sclafani, Giovanni Gattuso di 62 anni di Castronovo di Sicilia, entrambi ritenuti reggenti delle famiglie mafiose dei loro paesi, e Franco D’Ugo di 52 anni di Palazzo Adriano, ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa.
Per loro l’accusa è di ”associazione di tipo mafioso armata” finalizzata alle estorsioni.
Il blitz è stato eseguito nel cuore della notte da oltre 100 militari, supportati da un elicottero, da unità cinofile e dallo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Sicilia.
L’operazione, scaturita da attività investigative effettuate nel periodo febbraio/maggio 2018, ha di fatto inflitto un ulteriore duro colpo agli attuali assetti di ”Cosa Nostra”. Secondo quanto documentato dagli inquirenti, gli odierni arrestati sarebbero coinvolti in estorsioni, tentate e consumate, ai danni di 7 società appaltatrici di opere pubbliche di ingente valore. Ulteriori elementi di prova sono stati forniti da un nuovo collaboratore di giustizia, convintosi a dare il suo contributo proprio dopo essere stato arrestato nel gennaio scorso nell’ambito dell’operazione ”Montagna”.
Numerose le perquisizioni effettuate alla ricerca di droga e armi.
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