Ci sono voluti, come detto, sette lunghi mesi di duro e intenso lavoro dei consiglieri comunali per arrivare a questo ”importante risultato”.
Sette lunghi mesi tra commissioni consiliari, conferenze di capigruppo e ben due riunioni di consiglio comunale per dire ”Sì” all’acquisizione di una struttura prefabbricata, 6 metri x 2 metri e mezzo, che ci è stata regalata.
Alla faccia! –verrebbe da esclamare.
In sette lunghi mesi, purtroppo, dopo riunioni di commissioni e consigli comunali –con conseguenti costi per i contribuenti favaresi– dal Comune non sono stati in grado di trovare un luogo dove collocare il bagno pubblico.
Dall’amministrazione comunale avevano proposto la sola via Belmonte, traversa di p.zza Cavour, su un sito che è diventato di proprietà comunale dopo le vecchie demolizioni, in prossimità del rinomato ”Alba Palace”, ma non tutti i consiglieri –anche della maggioranza grillina– erano d’accordo con questa proposta. E quindi niente… questo gabinetto non s’ha da fare.
Probabilmente dovranno passare altrettanti mesi prima che si riesca a individuare un posto dove collocare questo benedetto bagno pubblico. Un luogo che sia di facile fruizione per anziani e disabili e che non disturbi le attività commerciali esistenti nella principale piazza cittadina e relative traverse.
Insomma, questo è il duro lavoro svolto dai rappresentanti dei cittadini favaresi.
Questo è il risultato dopo lunghi, interminabili, sette mesi: ”Sì, vogliamo il bagno pubblico, ma non sappiamo ancora dove metterlo”. Cittadini non siate impazienti, i vostri ”bisogni” possono attendere.
Dal Comune chiedono ancora del tempo per individuare il luogo più adatto alle vostre esigenze … in fondo sono passati ”solo” sette lunghi, interminabili, mesi.
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