Alcuni consiglieri comunali di Favara di opposizione e diversi della maggioranza pentastellata nella seduta del consiglio comunale di ieri sera hanno deciso di modificare un regolamento comunale.
Chiunque, anche col proprio smartphone, potrà riprendere e diffondere i singoli interventi dei consiglieri comunali, del sindaco e della giunta ma … attenzione… attenzione … Solo se proprio gli stessi interessati dalla ripresa ne abbiano data autorizzazione e ancora… solo se chi vuole effettuare la ripresa lo abbia prima comunicato !
Alla faccia della trasparenza !!!
La modifica al comma 11 dell’art.58 del regolamento del consiglio comunale, proposta da alcuni consiglieri di opposizione, avrebbe invece dovuto ”concedere a chiunque” di effettuare le riprese delle sedute di Aula Falcone–Borsellino, ”sempre” e in ”qualsiasi momento”! … E non solo se si ha l’ok degli amministratori della cosa pubblica… e solo se se ne ha il permesso!
Per capirci meglio, se qualcuno del pubblico vuol fare delle riprese con il proprio cellulare e non lo ha comunicato prima, non può farlo! Nemmeno se si accorge che un consigliere o l’assessore o il sindaco sta dicendo qualcosa di interessante che non aveva previsto!
È stata definita una norma sulla trasparenza ma in realtà è una vera norma bavaglio!
È stato praticamente fatto finta di togliere una censura che ufficialmente esce dalla porta ma in realtà rientra da un portone ancora più grande!
Il cittadino può riprendere il consigliere, l’assessore o il sindaco solo se ha ricevuto il permesso preventivo!
I consiglieri comunali, votati dalla gente, soprattutto durante le loro attività pubbliche, come una seduta consiliare, devono sapere che sono personaggi pubblici. E come tali, visto che si vuole aprire alla trasparenza, avrebbero dovuto farlo… ma sul serio.
Non solo non avrebbero dovuto mettere il bavaglio ai cittadini sulle registrazioni che immortalano i loro interventi pubblici ma non avrebbero nemmeno dovuto farlo sulle loro frasi nascoste, sulle loro opinioni dette a microfoni spenti mentre sono in quell’aula durante una pubblica assise!
Qui invece si parla di decidere se limitare o meno le riprese agli interventi pubblici fatti in aperta e ufficiale seduta comunale!
Alla faccia della trasparenza tanto decantata a destra e a manca!
A questo punto è normale chiedersi quale sia il motivo di questa decisione!
Cosa potrebbero avere da nascondere i consiglieri comunali, tanto da permettersi il lusso di negare a qualcuno, o magari solo in qualche occasione, il consenso a effettuare le riprese?
Si dice: ”Aria netta, unn’aviri paura di trona”.
Mentre i consiglieri comunali pagati dalla gente lavorano in pubblica attività, non dovrebbero distrarsi e preoccuparsi di decidere se mettere il veto e se censurare alcuno, ma piuttosto dovrebbero concentrarsi e pensare a lavorare per il paese e farlo sempre al meglio e non solo se vengono immortalati!
Dare libertà ai cittadini di fare e diffondere le immagini del consiglio comunale… questa sarebbe stata vera trasparenza e segno di legalità.
Ecco perché la vera chiave di lettura di questa nuova mossa politica è una sonora sconfitta sia della democrazia che della trasparenza, purtroppo voluta e votata dalla maggioranza dei consiglieri comunali di Favara presenti nella seduta di ieri sera!
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