Da 14 mesi non riceverebbero lo stipendio. Parliamo dei 20 dipendenti dell’Ipad ”Villa Betania” di Agrigento che stamattina hanno protestato dinanzi alla sede della Prefettura.
Sono pronti a consegnare la chiavi perché dicono: ”Rivogliamo la nostra dignità. Non siamo più nelle condizioni di venire a lavorare, siamo sul lastrico, siamo pieni di debiti”.
Questi dipendenti che arrivano dalla città dei Templi ma anche da Favara, Licata, Raffadali e Racalmuto si occupano di fornire servizi ad anziani e lo fanno per conto dei Comuni.
”Villa Betania –dicono– è un ente pubblico. È una istituzione di assistenza e beneficenza. Siamo dipendenti pubblici ‘fantasma’, dimenticati. La Regione è sorda nei nostri confronti, i Comuni sono sordi. E siamo in arretrato, con lo stipendio, di 14 mensilità”. ”Ci andate a collocare, così come è stato fatto per altri dipendenti che lavoravano da noi, in mobilità, all’Inps, all’ospedale San Giovanni di Dio. Anche noi –incalza una lavoratrice– siamo dipendenti pubblici e come tali vogliamo essere trattati. Non ce la facciamo più, dobbiamo dare dignità ai nostri figli”.
Sulla questione interviene anche Giovanni Farruggia della Cisl. ”È semplicemente vergognoso – ha spiegato Farruggia. Abbiamo cercato da diversi mesi la convocazione in Prefettura, ma è stata dimostrata insensibilità nei confronti di questi lavoratori che, con grandi sacrifici, senza lo stipendio, si recano a lavorare per assistere gli anziani ricoverati. Economicamente però non ce la fanno più –conclude–. Non riescono neanche più a fare rifornimento di carburante”.
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