A riportare la notizia il Giornale di Sicilia. Pierobon sarà consulente a Roma del ministro voluto dai grillini Costa per la programmazione in materia giuridica, tecnica ed economica. L’incarico, a titolo gratuito, ha ricevuto anche il benestare del presidente Musumeci che non ha riscontrato alcuna incompatibilità tra la figura di consulente di un ministro e il mantenimento della carica assessoriale.
Pierobon, tecnico veneto che da tempo si occupa della questione rifiuti, e il nuovo ministro Costa sono conoscenze di lunga data in quanto hanno lavorato insieme diversi anni fa in Campania. Evidentemente questo potrebbe essere un fattore che ha spinto il neo ministro a rivolgersi all’attuale assessore regionale della Trinacria con delega ai rifiuti. Scelta che farebbe pensare come Costa giudichi positivo l’operato, passato e presente, di Pierobon.
L’assessore di una amministrazione regionale appartenente a una maggioranza di centrodestra farà dunque da consulente a un ministro a cinque stelle, il tutto inserito in un contesto di emergenza rifiuti che in Sicilia, negli ultimi tempi, non ha dato probabilmente il meglio di sé.
Lo stesso Musumeci – per affrontare il problema – ha implicitamente dimostrato in questi giorni una apertura verso la maggiore ala di opposizione in seno all’Ars, ovvero il M5S con più di qualche disappunto degli ”azzurri” capitanati dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè.
”È chiaro comunque che Forza Italia può aprire a tutte le forze politiche, tranne ai 5 Stelle – precisa Miccichè –. La maggioranza di Musumeci è di centrodestra. Se l’intenzione del presidente fosse quella di aggiungere nuove forze alla coalizione, sarebbe necessario che prima si confrontasse con la sua maggioranza”.
Il presidente della Regione si ritrova a fare dunque i conti da un lato con i 5 stelle, dall’altro con Forza Italia, dalla quale si intravede più di qualche crepa nella maggioranza in Sala d’Ercole.
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