Il rinvio a giudizio nei confronti di Alfonso Amodeo era stato chiesto dal pm Silvia Baldi, trasferitasi nei mesi scorsi dalla Procura di Agrigento, che contestava al giovane l’aggravante di avere guidato sotto l’effetto di droghe leggere. Aggravante che ieri è stata esclusa dalla collega Antonella Pandolfi che ha chiesto una pena di due anni di reclusione.
A chiedere il riconoscimento dell’aggravante sono invece i difensori di parte civile. Particolare che, se riconosciuto, potrebbe far aumentare la condanna – e non di poco – in occasione della sentenza.
Lo sfortunato incidente, quel 2 luglio scorso, avvenne al Villaggio della Gioventù di Raffadali. A impattare furono la Fiat Punto – con a bordo Amodeo, Lombardo e un altro amico rimasto ferito – e una Ford guidata da un anziano rimasto anch’egli ferito.
Il veicolo con a bordo i giovani, che pare stesse procedendo a gran velocità, avrebbe invaso la corsia di marcia opposta finendo la propria corsa nel rovinoso incidente. Ad avere la peggio fu appunto Salvatore Lombardo, il cui quadro clinico andò velocemente peggiorando fino a morire qualche ora dopo l’impatto.
La prossima udienza del processo relativo al caso è prevista per il 20 giugno quando ci sarà la sentenza.
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