Situazione igienico–sanitaria allarmante a Porto Empedocle dopo lo sciopero arbitrario degli operatori ecologici per via dei ritardi nei pagamenti degli stipendi. Le strade sono invase da spazzatura e i parroci chiedono l’intervento di Prefetto e deputazione agrigentina.
Nella lunga nota Don Nicola Salemi – Don Girolamo Brunetto – Don Giuseppe Pace – Don Leopoldo Argento e Don Dario Monreale, in nome e per conto di tutta la comunità ecclesiale empedoclina, parlano della grave e mortificante situazione venutasi a creare sul territorio cittadino.
Parlano anche della grave e mortificante situazione economica di interi nuclei familiari, sempre più privi di qualsiasi reddito e sostenuti esclusivamente dalla carità cristiana delle locali strutture parrocchiali, con interventi estemporanei e certamente non esaustivi. I parroci chiedono ”l’assoluto rispetto di tutti gli oneri contrattuali assunti con i lavoratori, il ripristino senza ulteriore indugio del servizio di raccolta dei rifiuti, assicurando la pulizia di tutti i quartieri, lo spazzamento quotidiano di tutte le strade e loro lavaggio periodico, il taglio dell’erba e la disinfestazione di tutto il territorio”.
Infine chiedono l’intervento del prefetto di Agrigento, del sindaco del Comune di Porto Empedocle, nonché di tutta la deputazione nazionale e regionale agrigentina e di tutta la classe politica ed economica territoriale, ”affinché –scrivono– si facciano materialmente e concretamente carico di tale preoccupante situazione, non facendola ulteriormente degenerare e adoperandosi per la soluzione, anche con l’adozione di provvedimenti straordinari, urgenti e innovativi”.
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