Sono 7, tutti licatesi, gli imputati che si presume siano i componenti della ”banda” che avrebbe compiuto numerose truffe di ogni genere. In una occasione, venne reso noto dai carabinieri in conferenza stampa in occasione dell’operazione, avrebbero tentato una truffa ai danni di un terremotato sopravvissuto al disastroso sisma di Amatrice, cercando di fargli acquistare una roulotte – in realtà fittizia – al prezzo di 1.500 euro.
I raggiri online riusciti supererebbero la trentina. Il modus operandi, ricostruivano i carabinieri durante la conferenza stampa, consisteva nel pubblicare foto di vetture – anche non di proprietà – ma anche di animali domestici su siti di acquisti online, proponendo il tutto a prezzi vantaggiosi per attirare potenziali ”acquirenti”.
Per i contatti e i pagamenti sarebbero stati utilizzati numeri telefonici temporanei e carte prepagate; una volta prelevata la caparra, le carte – secondo l’accusa – venivano distrutte e si perdevano le tracce dei rivenditori, senza che ovviamente nulla di quanto ”acquistato” venisse realmente spedito.
In questi giorni, il gup del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Gloria Andreoli, ha concluso l’udienza preliminare disponendo l’approfondimento dibattimentale e il rinvio a giudizio per i sette imputati. Nessuno dei loro legali difensori ha chiesto riti alternativi. Il processo inizierà il prossimo 22 ottobre, di fronte ai giudici della prima sezione penale.
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