A scoprire i furbetti del cartellino anche nell’agrigentino furono i carabinieri di Palma di Montechiaro che nel dicembre del 2016 portarono avanti l’operazione ”Come back soon” che tradotto significa ”Torno Subito”.
A rimanere coinvolti ben 26 dipendenti del Comune di Palma di Montechiaro. Undici di loro vennero raggiunti da un provvedimento di sospensione dal servizio; per tutti è stato chiesto il rinvio a giudizio.
A dirigere l’attività d’indagine, durata cinque mesi, fu la Procura di Agrigento, prima con il pm Andrea Maggioni e poi con Alessandra Russo. I militari in borghese monitorarono gli spostamenti dei dipendenti grazie anche all’ausilio di telecamere posizionate all’interno del Comune.
Adesso entra nel vivo, davanti al gup Stefano Zammuto, l’udienza preliminare a carico dei 26 imputati accusati di truffa, peculato e false attestazioni commesse dal pubblico dipendente. 4 di loro chiedono adesso di essere giudicati col rito abbreviato ottenendo anche come condizione quella di sentire alcuni teste che dovrebbero confermare il fatto che gli stessi si sarebbero allontanati dal posto di lavoro per ragioni d’ufficio.
L’udienza preliminare, che si concluderà col rinvio a giudizio o con una sentenza di non luogo a procedere, continua il prossimo 6 luglio. Il troncone abbreviato invece continua il 18 settembre.
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