Per Lodato il pm Alessandra Russo aveva chiesto al termine della sua requisitoria la condanna a 30 anni di reclusione. Ieri l’arringa della difesa. L’avvocato Angela Porcello ha chiesto per l’imputato la derubricazione del reato in omicidio preterintenzionale in quanto – secondo la versione del legale – Lodato non avrebbe avuto alcuna intenzione di uccidere Vinci: si sarebbe trattato dunque di un incidente. Secondo l’avvocato, il 34enne avrebbe colpito la vittima per ferirla al termine di un litigio.
Litigio che sarebbe scaturito dalla circostanza che Lodato – quello sfortunato 17 giugno – avrebbe fatto dei complimenti poco graditi a una amica di Vinci. Il 22enne sarebbe allora intervenuto a difesa della donna, da lì l’astio tra i due.
Il difensore dell’imputato ha chiesto al giudice Alfonso Malato di escludere le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi che erano stati invece contestati dall’accusa. Il processo, che si sta celebrando con il rito abbreviato, dovrebbe ora avviarsi alla sua conclusione. Per il prossimo 18 giugno, come detto, è prevista la sentenza.
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