Le condizioni del 48enne, fin da subito, erano apparse gravissime. L’uomo venne portato in elisoccorso all’ospedale ”Sant’Elia” di Caltanissetta dove in queste settimane è stato tenuto in coma farmacologico. I sanitari del nosocomio nisseno avrebbero tentato di tutto per salvargli la vita e pare che nel tempo il quadro clinico si fosse stabilizzato. All’alba di ieri poi l’aggravamento delle sue condizioni, conclusosi con la morte.
A Sambuca di Sicilia, ieri sera, niente comizi. La campagna elettorale per le amministrative di domenica prossima 10 giugno è stata sospesa e il sindaco sambucese, Leo Ciaccio, ha annunciato che nel giorno dei funerali di Leonardo D’Amico sarà lutto cittadino. ”Sei stato un grande ambasciatore di Sambuca nel mondo – ha scritto il primo cittadino sul proprio profilo social – ci mancherai, r.i.p. Leo”.
Intanto la famiglia del deceduto – lo si legge sul Giornale di Sicilia – ha affidato una breve dichiarazione all’avvocato Aldo Rossi, penalista di Sciacca: ”Adesso è finita, purtroppo, la speranza e ci si attende una risposta esemplare della giustizia”.
Il giorno dello sfortunato incidente la Polizia Stradale – coordinata dal vicequestore aggiunto Andrea Morreale – aveva arrestato e posto ai domiciliari il 70enne Gaetano Agozzino. Per lui le ipotesi di reato erano quelle di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali colpose, ma pare certo – quasi scontato – che adesso il capo d’imputazione a carico dell’anziano possa cambiare da ”lesioni personali colpose” a ”omicidio stradale”.
Il 70enne aveva rilasciato delle dichiarazioni spontanee e ammesso le sue responsabilità. Pare che stesse per tornare a casa dopo avere fatto jogging a Maddalusa e che, saputo che avrebbe dovuto aspettare molte ore prima della riapertura della strada, si fosse indispettito non poco per quel varco chiuso sulla Statale 640, dove da lì a poco sarebbe dovuta passare la carovana dei ciclisti. L’anziano allora avrebbe accelerato con la propria Fiat Stilo e si sarebbe immesso nel percorso della quinta tappa del Giro proprio mentre il motociclista stava passando da lì, investendolo.
Venerdì scorso il legale dell’indagato, l’avvocato Salvatore Maurizio Buggea, aveva chiesto ai giudici del tribunale del riesame di revocare i domiciliari a Gaetano Agozzino. Secondo il legale, l’anziano ”non può più reiterare il reato in nessun modo, è stato un corto circuito che gli è capitato una volta in 70 anni di vita. Ha chiesto scusa e ha ammesso le sue colpe, non ci sono più esigenze cautelari”.
Ad aprire un fascicolo d’inchiesta e a coordinare le indagini, fin dai primissimi momenti successivi all’incidente, il procuratore aggiunto Salvatore Vella e il pm Paola Vetro. Intanto non sono ancora chiare le circostanze della presenza della vittima sul luogo dell’incidente. Resterebbe da capire a che titolo il 48enne di Sambuca di Sicilia avesse il pass per stare dentro il tracciato del Grande Giro. Pare non fosse un commissario di gara, né un coadiutore dell’Anas. Anche l’organizzazione del Giro avrebbe dichiarato di non avergli consegnato alcun accredito.
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