I poliziotti della Squadra Mobile hanno effettuato martedì scorso una perquisizione all’interno di un complesso di case popolari di Favara e trovato e sequestrato delle armi; nello specifico sarebbero saltati fuori da una botola un fucile e una pistola.
Le armi sarebbero state dunque trovate non in una proprietà privata bensì in un locale condominiale.
La Polizia è arrivata a questa ispezione dopo una ”soffiata” avuta, che ha trovato quindi riscontro. In un primo momento la perquisizione sarebbe stata effettuata all’interno di una abitazione di un giovane, successivamente estesa ai locali condominiali.
Due persone sarebbero state portate in Questura per essere sentite. Una di questa sarebbe un conoscente di Emanuele Ferraro, il favarese ucciso lo scorso 8 marzo in via Diaz. Subito dopo le audizioni poi sono tornate a casa.
Sul fatto c’è massimo riserbo da parte degli inquirenti. C’è segretezza anche per via delle delicate attività d’indagine eseguite in questi quasi due anni, partite con la morte dell’empedoclino Carmelo Ciffà, avvenuta il 26 ottobre del 2016 davanti a un supermercato di c.so Vittorio Veneto a Favara, culminata recentemente con la morte del 40enne Emanuele Ferraro, avvenuta lo scorso marzo. A questi due delitti si va ad aggiungere il tentato omicidio di Carmelo Nicotra avvenuto nel maggio 2017 in via Torino.
Spetterà adesso agli inquirenti, dopo il ritrovamento di queste due armi, capire se siano ed eventualmente in quale modo coinvolti nei fatti di sangue avvenuti in città.
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