Erano stati accusati in un primo momento di tentato omicidio dopo aver sparato ai vicini di casa per questioni legate al terreno ma l’imputazione è stata riqualificata in minaccia grave.
Sono stati condannati anche per le accuse di detenzione illegale di armi e ricettazione due fratelli licatesi. Si tratta di Angelo Amato di 30 anni e il fratello maggiore Vincenzo di 33. Al primo il gup Stefano Zammuto ha inflitto 2 anni di reclusione mentre il fratello di tre anni più grande è stato condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione.
Il fatto contestato risale a sette anni fa. Si verificò in c.da Stretto, nella periferia di Licata. Il movente sarebbe dunque legato a questioni di terreno; i due Amato avrebbero voluto che i Truisi lasciassero il terreno che avevano preso in affitto. La lite sfociò poi in un episodio di violenza. Sul posto le forze dell’ordine trovarono 4 cartucce esplose di un fucile calibro 12 e il furgone con i fori di arma da fuoco.
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