Sei persone sono state condannate per direttissima dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Gianfranca Claudia Infantino, per furto in trasferta.
La vicenda è quella legata agli arresti di cinque favaresi e una agrigentina eseguiti lo scorso 27 marzo a Cammarata dai Carabinieri. A tradire gli imputati, difesi dagli avvocati Salvatore Cusumano e Giuseppe Zucchetto, le telecamere a circuito chiuso.
Avrebbero infatti portato via da un supermercato generi alimentari, detersivi e prodotti per la casa per un valore di 160 euro. Stesse modalità sono state eseguite in un negozio di casalinghi; sono stati portati via prodotti per un valore complessivo di circa 140 euro.
Il giudice Infantino ha ratificato due patteggiamenti a 5 mesi e 10 giorni di reclusione e inflitto pene fino a 7 mesi e 15 giorni.
A finire nei guai sono stati i favaresi Mario Bellavia di 26 anni che ha avuto la pena maggiore; Carmelinda Cusumano di 35 anni e Angela Pisciotto di 23 anni che hanno patteggiato la pena. Per Maria Bellavia di 43 anni, Girolama Vella di 54 anni ed Elisabetta Giglia, agrigentina di 35 anni, il giudice ha inflitto la pena di 5 mesi e 10 giorni di reclusione.
A Bellavia è stata contestata anche la violazione alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale perché si sarebbe messo alla guida dell’autovettura senza patente poiché revocata.
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