L’Istituto penitenziario, che lo scorso febbraio è stato intitolato al Sovrintendente Pasquale Di Lorenzo, ha accolto per l’occasione le più alte cariche militari e non solo della provincia. Presenti tra gli altri il Prefetto di Agrigento, il Questore, i comandanti provinciali della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, il comandante della Polizia Stradale di Agrigento, il sindaco della città dei Templi e il magistrato di sorveglianza Walter Carlisi.
Presenti anche diversi civili che con la loro presenza hanno voluto omaggiare il Corpo della Polizia Penitenziaria. A fare gli onori di casa il direttore della casa circondariale Aldo Tiralongo.
I veri protagonisti dell’evento, però, sono stati loro: uomini e donne che – a fronte di strutture talvolta non adeguate, di un organico non sempre adeguato e di una popolazione penitenziaria talvolta in sovrannumero – ogni giorno indossano l’uniforme della Polizia Penitenziaria per svolgere il proprio dovere, contribuendo alla sicurezza pubblica e al contempo garantendo ai detenuti una esecuzione della pena più sicura e utile.
Tra i vari interventi susseguitisi, a prendere la parola è stato lo stesso direttore dell’Istituto penitenziario Aldo Tiralongo. Il direttore ha sottolineato i recenti sforzi e risultati conseguiti dalla casa circondariale per tentare di adeguare le strutture e renderle ”al passo con i tempi”, anche se ancora altro lavoro c’è da fare, per poi concentrarsi sul personale del Corpo, il cui lavoro è rivolto alla sicurezza ma anche allo scopo rieducativo della pena. Un pensiero è stato rivolto a quanti, nell’assolvere al proprio dovere, hanno pagato il prezzo della propria vita.
Il 201° anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria è sì tempo di bilanci ma anche di impegni futuri. Ne abbiamo voluto approfittare per chiedere al direttore Tiralongo anche quali saranno i prossimi passi nei quali l’Istituto penitenziario si impegnerà.
Nelle battute finali della manifestazione, ieri, sono stati premiati due uomini del Corpo: sono l’assistente capo Salvatore Consiglio e l’agente scelto Gerlando Navarra. Come detto, tra i presenti anche il prefetto di Agrigento Dario Caputo che – insediatosi lo scorso gennaio – si è detto conscio della situazione penitenziaria del territorio.
Al termine della cerimonia, i presenti hanno poi partecipato a un rinfresco, sia con dolci che con salato, offerto dall’Istituto Alberghiero ”Ambrosini” di Favara.
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