I due fascicoli erano stati unificati dai pm della Dda di Palermo. All’inizio del mese, il Gip del Tribunale del capoluogo siciliano Gugliemo Nicastro aveva ordinato il ”prelievo coattivo” dei campioni biologici su Calogero e Antonio Bellavia, quest’ultimo 44enne e cugino del primo.
Il prelievo del DNA è avvenuto alla casa circondariale di Caltanissetta, dove Calogero Bellavia è detenuto in seguito all’arresto per detenzione e porto illegale di arma clandestina. L’iniziale diniego al prelievo del DNA è stata una scelta tecnica della difesa del favarese, rappresentata dagli avvocati Salvatore Pennica e Alfonso Neri.
Il campione è stato prelevato per essere comparato con le eventuali tracce biologiche rinvenute su alcuni dei reperti trovati sulle scene del crimine, oggetti di accertamenti. Accertamenti che dovrebbero continuare il prossimo 24 maggio presso il laboratorio di Polizia Scientifica di Palermo.
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