Il ponte sito lungo la statale 626 all’altezza di Ravanusa ebbe un cedimento strutturale. Diverse le vetture che in quell’occasione rimasero coinvolte in un tamponamento a catena.
La costruzione del viadotto risale ai primi anni ’80; all’epoca l’ing. Cammarata – originario di Caltanissetta ma da sempre residente a Catania – era il progettista mentre il dott. Orlando era il direttore dei lavori. Cammarata, difeso dal suo legale di fiducia, l’avv. Gerlando Vella, ha chiesto di essere sottoposto all’esame incrociato per potersi difendere. L’avv. Vella presenterà inoltre una memoria difensiva da sottoporre al giudice. Orlando, difeso dal legale Luigi Tramontano, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato.
La prossima udienza è stata fissata per il 10 luglio 2018. In quella sede – fa sapere l’avv. Vella – il GIP dovrà decidere se rinviare a giudizio l’87enne Angelo Cammarata o archiviare, per come chiesto dal legale.
Intanto ricordiamo che lo scorso marzo è stato riaperto al traffico il ripristinato viadotto Petrulla. Lo strategico ponte, il cui cedimento e la cui chiusura per anni hanno recato notevoli danni alla viabilità, ha recuperato di fatto la statale 626 che collega i comuni agrigentini di Licata, Ravanusa, Campobello di Licata e Canicattì con l’entroterra Nisseno.
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