Una panorama politico complicato quello di San Biagio Platani. Lo scorso gennaio, nell’ambito dell’operazione antimafia conosciuta con la denominazione ”Montagna”, scattò l’arresto – tra gli altri – anche di Santino Sabella, sindaco della cittadina.
Arresto al quale è seguito un accesso ispettivo antimafia – la commissione è tutt’oggi alle fasi finali del suo lavoro – nominata dal Ministero e su sollecitazione della Prefettura.
La commissione dovrà presentare la propria relazione al prefetto e al ministero dell’Interno. Nel caso vengano riscontrate ingerenze di stampo mafioso all’interno della macchina amministrativa del Comune, il Consiglio dei ministri – similmente a quanto successo a Camastra – potrebbe arrivare e deliberare lo scioglimento del consiglio comunale.
Scioglimento che, qualora dovesse avere luogo, dovrebbe raggiungere il Consiglio in carica, non uno appena eletto. Circostanza, la seconda, matematicamente impossibile in virtù del fatto che a San Biagio Platani, appunto, nessuna lista è stata presentata e pertanto nessun nuovo Consiglio comunale verrà eletto nell’immediato futuro.
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