Ma non è questo il caso, proprio no. Oggi vogliamo dedicare il giusto spazio a una buona notizia, una di quelle che vorremmo vedere più spesso tra le pagine di cronaca, una di quelle che migliora la giornata pensando a quella grossa parte di cittadini che sono pronti ad aiutare senza chiedere nulla in cambio.
”È successo a Favara”… più precisamente venerdì scorso, 11 maggio. Una signora si reca al mercato che puntualmente ogni quinto giorno della settimana raduna commercianti e acquirenti, ma anche chi ha voglia semplicemente di farsi una passeggiata.
La signora – dicevamo – si reca al mercato di buon ora, pur non essendo una fedele frequentatrice di quello settimanale, scende dalla sua auto, una Fiat 500, e insieme a una amica si incammina in quella giungla di bancarelle.
Passano le ore e finalmente giunge il momento di rientrare dal mercato. La donna si avvicina alla sua utilitaria, mette mano alla borsa e cerca le chiavi per entrare e metterla in moto, ma non le trova. Inizialmente qualche sorriso imbarazzato, pensa che sarebbe anche il momento di fare un po’ d’ordine all’interno di quel bagaglino a tracolla, poi il panico: delle chiavi nessuna traccia e subito la mente della signora ripercorre le vie di quella giungla camuffata da mercato dove probabilmente le ha perse.
La situazione si fa ancora più assurda quando poi si accorge che l’auto non è chiusa a chiave. Entra dunque dentro l’abitacolo, si siede ed ecco la scoperta: si accorge di un fogliettino, bel occultato, vicino al cruscotto, visibile solamente da quella angolazione.
La signora, ormai incredula di ciò che le sta capitando, prende il ”pizzino” e lo legge: Qualcuno nell’anonimato, accorgendosi della presenza delle chiavi ancora inserite nella serratura della portiera – dimenticate dalla signora– si è premurato di nasconderle e di spiegare in questo foglietto il punto preciso dove le ha lasciate, in attesa di essere recuperate dalla legittima proprietaria.
Come detto, l’autore di questa semplice ma nobile azione ha preferito rimanere anonimo. La donna, quando ieri ci ha raccontato la storia, aveva ancora i brividi. Ce lo ha detto nella speranza che, diffuso questo articolo, l’ignoto si palesi in quanto avrebbe il piacere di ringraziarlo personalmente. Chiunque sia stato, e se lo vorrà, può contattare la nostra redazione.
Guarda caso, poi, venerdì scorso la città dell’agnello pasquale stava proprio celebrando la 10ª Festa della Legalità. Mentre Favara, da una parte, parlava di legalità, un’altra parte della stessa Favara la stava mettendo in pratica. Queste sono le notizie di cui ci piace parlare, questi sono i tanti cittadini che ogni giorno – in barba a quei pochi che fanno di tutto per infangare la reputazione del nostro territorio – mettono in pratica la solidarietà e la buona educazione, vere colonne portanti del principio della legalità.
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