In occasione del 72esimo anniversario, ieri, la giunta regionale si è riunita ad Agrigento e, in serata, si è tenuto un concerto dell’orchestra sinfonica siciliana per celebrare la ricorrenza ai piedi del Tempio della Concordia.
Per l’autonomia siciliana, però, c’è ben poco da festeggiare. Lo ha sostenuto il governatore Nello Musumeci che ha spiegato come dopo oltre 70 anni dalla firma dello statuto siciliano, la Sicilia rimane una tra le terre italiane più povere. Non per colpa dell’Autonomia – dice Musumeci – ma per l’uso distorto e spregiudicato che ne è stato fatto nel tempo. ”Lo Statuto doveva essere una ‘prerogativa’ per tutti – ha aggiunto il Presidente – e invece è stato un ‘privilegio’ per pochi”.
5 i punti deliberati ieri dalla giunta regionale riunita alla Valle dei Templi. Il primo è lo schema di nuove norme di attuazione dello Statuto in materia finanziaria. ”Le porteremo in aula, le confronteremo con i parlamentari – ha detto Musumeci – e poi ci confronteremo con il governo nazionale”.
Secondo punto: dal prossimo anno il 15 maggio, giorno in cui si festeggia l’Autonomia, non si chiuderanno più le scuole in Sicilia. L’idea è quella di dedicare piuttosto queste ore scolastiche allo studio, al confronto e al dibattito sulla realtà della nostra terra.
La terza delibera approvata ieri dalla giunta Musumeci riguarda sempre il mondo scolastico. All’interno dei programmi didattici si vuole dedicare un’ora a settimana allo studio della storia della Sicilia e del suo dialetto.
Il quarto punto approvato si riassume in quattro parole: Centro direzionale della Regione. La prospettiva è che a Palermo possa sorgere un unico palazzo della Regione nel quale trovino sede tutti gli assessorati. I cittadini si risparmierebbero un via vai tra i vari uffici sparsi nel capoluogo siciliano e l’Ente regionale – precisa Musumeci – risparmierebbe 27 milioni l’anno di fitto passivo.
Il quinto punto affrontato ieri dalla giunta regionale riguarda l’erosione costiera della spiaggia di Eraclea Minoa, sita a Cattolica Eraclea. Fenomeno che negli anni, con la costa abbandonata a sé stessa, ha ”divorato” metri e metri di litorale e di boschetto. ”Abbiamo stanziato più di 4 milioni di euro – ha annunciato Musumeci – per potere recuperare un progetto e consentire di bloccare questa erosione. Pensiamo e speriamo di potere aprire il cantiere non appena sarà pronto il progetto esecutivo, certamente fra qualche mese”.
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