La città dell’agnello pasquale è il luogo che ha ospitato due diversi inviati della trasmissione di Canale 5. Si tratta di Stefania Petyx, accompagnata dal suo inseparabile bassotto, e di Davide Rampello, che ha parlato di Favara seduto sulla sua inseparabile sedia.
Petyx si è occupata del caso ”Favara Ovest”, del fatto che gli abitanti del posto – alcuni di loro sono stati intervistati – siano favaresi residenti in territorio agrigentino e dei problemi legati alla rettifica dei confini tra Favara, Agrigento e Aragona. Situazione che tanto assurda – come in realtà lo è – appare agli occhi di chi viene a sapere che chi abita a Favara Ovest (o Agrigento Est) ha il singolare ”privilegio” di avere parte del proprio appartamento ricadente sulla città dell’agnello pasquale e parte sulla città dei templi.
Nel 2013 poi, come dice la stessa Petyx, ”il miracolo. I cittadini di Favara si addormentano nel loro letto a Favara Ovest e si svegliano, sempre nel loro letto, ad Agrigento Est”.
Il servizio andato in onda su Striscia la Notizia poi si è soffermato sulla questione della tassa sui rifiuti, che agli abitanti di Favara Ovest viene chiesta sia dal Comune di Favara, sia dal Comune di Agrigento. È stato ascoltato in proposito l’avv. Giuseppe Fanara, abitante a Favara Ovest.
Riguardo al tema della tassa sui rifiuti, Petyx ha interrogato anche il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, che alle telecamere del tg satirico ha confermato che le bollette i cittadini le dovranno pagare una sola volta e il problema va affrontato tra le amministrazioni delle due città.
Come detto, ieri Favara è stata protagonista di un altro servizio andato in onda su Striscia. L’inviato Davide Rampello, dopo avere mostrato brevemente le bellezze della città, si è concentrato sul dolce tipico nato proprio a Favara, l’agnello pasquale appunto.
Durante il servizio, che descrive gli ingredienti a base di pistacchio e mandorla e le varie fasi utili per la realizzazione del dolce, si vede all’opera anche il maestro pasticciere Nello Butticè, alle prese con la creazione del dolce simbolo della Pasqua a Favara.
”La leggenda – puntualizza Davide Rampello – narra che la ricetta sia nata tra le suore del Collegio di Maria, tramandata di generazione in generazione dal convento alle famiglie e infine a noi”.
Dunque, nel bene e nel male, Favara ieri è stata mostrata agli occhi degli italiani. I due servizi di ”Striscia la Notizia” evidenziano la dualità della città. Un paese certo non privo di problemi, ma che nasconde in sé anche non poche meraviglie.
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