I dettagli della sfortunata vicenda per l’anziano e delle successive indagini che hanno portato all’esecuzione delle due ordinanze di custodia cautelare sono state esposte questa mattina in conferenza stampa al Comando Provinciale dell’Arma. Presenti il comandante provinciale dei Carabinieri, col. Giovanni Pellegrino; il comandante della compagnia di Licata, tenente Francesco Lucarelli e il comandante della stazione di Naro, il maresciallo Andrea Russo.
I due giovani, secondo quanto emerso dalla conferenza stampa, lo scorso 14 aprile si sarebbero avvicinati nei pressi dell’abitazione dell’86enne narese con la scusa di proporre all’anziano la vendita di alcune posate in argento e successivamente di una giara. Dopo una ventina di minuti, hanno ricostruito i carabinieri, i due si sarebbero ripresentati e – notando che la vittima aveva qualche soldo con sé – il più grande dei presunti rapinatori avrebbe colpito al volto con un violento pugno il narese. L’86enne è a quel punto caduto a terra, perdendo i sensi, mentre i due si sarebbero impossessati di una modesta somma: circa 120 euro.
Le indagini dei carabinieri, effettuate anche con l’aiuto della Scientifica, sono partite da un approfondito sopralluogo sulla scena del crimine per poi allargarsi con l’acquisizione e la visione di immagini dagli impianti di videosorveglianza e con l’ascolto degli abitanti della zona. L’attività investigativa ha permesso di tracciare l’identikit dei ”papabili” responsabili della rapina. Consultando poi le fotosegnaletiche dei sospettati, hanno fatto sapere i militari, la vittima ha riconosciuto i due presunti autori.
Per il 22enne, Calogero Troisi, sono scattati gli arresti domiciliari. Il 17enne, altro presunto autore del gesto delittuoso, è stato portato in una comunità.
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