Per gli indagati il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere. Il fascicolo d’inchiesta è nelle mani del sostituto procuratore Chiara Bisso, mentre a costituire la difesa sono gli avvocati Daniele Re e Gero Lo Giudice.
I particolari dell’arresto erano stati resi noti, appena due giorni fa, nel corso di una conferenza stampa alla Questura di Agrigento, alla presenza del Vicequestore, Cesare Castelli, e del Commissario Capo, Giovanni Franco.
Durante un sopralluogo effettuato all’interno della villa dove avvenne l’arresto, i poliziotti ritrovarono occultati in prossimità di una siepe un piede di porco e un flex, attrezzi probabilmente usati per intrufolarsi all’interno dell’immobile.
Gli agenti inoltre sono riusciti a recuperare e a sequestrare della refurtiva nascosta nelle vicinanze di un’abitazione nelle disponibilità di uno degli arrestati, circostanza per la quale pende nei confronti di Rizzo e Iovine anche l’accusa di ricettazione. I preziosi sono stati in parte già riconosciuti da vittime di furti.
Naturalmente, qualora altra refurtiva verrà riconosciuta dai legittimi proprietari, non si esclude che ulteriori colpi messi a segno all’interno di residenze possano essere imputati ai due presunti ladri. D’altronde, durante la conferenza stampa, gli agenti avevano tenuto a precisare che le indagini riguardo ai furti in abitazione sono tutt’altro che concluse.
In tal senso gli indizi, poi, non mancano. Durante la convalida dell’arresto per i due indagati è stato osservato come il tentato furto abbia le medesime modalità esecutive degli altri furti in abitazione messi a segno in precedenza, il tutto all’interno di un arco temporale molto breve. Nelle sette pagine dell’ordinanza il giudice Alessandra Vella avrebbe puntualizzato come ”I poliziotti del commissariato di Porto Empedocle e quelli della Squadra Mobile, attorno alle 18 di quel giorno, hanno visto Rizzo alla guida di un’auto e Iovine seduto nel lato passeggero. Si tratta di un’autovettura Alfa Romeo che era stata già notata nei pressi del luogo di un altro furto”.
Fenomeno, quello dei furti in abitazione, che a partire dalla fine dell’anno scorso di frequente si è verificato nei quartieri di San Leone e del Villaggio Mosè. Da allora e fino a questi giorni –è stato reso noto durante la conferenza stampa da parte degli agenti– la Questura di Agrigento ha raccolto una media di due denunce a settimana.
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