”Il 2018 sarà un anno di sangue per i favaresi”. A dirlo con una nota è il consigliere comunale Sergio Caramazza a poche ore dalla pubblicazione del nostro articolo con il quale vi informavamo della mole di tasse che entro l’anno arriveranno nelle case dei contribuenti favaresi.
”Il tempo –dice Caramazza– ha dato ragione a chi non ha mai creduto al dissesto finanziario del Comune come scelta obbligata o risolutiva. Il tempo ha dato ragione a chi si è fin da subito opposto alla scarsa trasparenza della Giunta Alba che, a pochi giorni dal suo insediamento, ha deciso il dissesto finanziario del Comune senza confrontarsi né informare le parti rappresentanti i cittadini”.
Ricordiamo che a breve l’amministrazione 5s di Favara manderà diritto diritto a casa dei contribuenti favaresi la TARES 2013, la TARI 2014 e quella 2015, la TARSU 2012, l’IMU 2013 e 2014 e la TASI 2014 e 2015. Negli avvisi saranno pure inserite le tasse di mora, di infedele denuncia, di omessa denuncia.
”Dopo avere chiesto a un numero esorbitante di cittadini il pagamento, di fatto nel 2018, della TARSU 2011 (eludendo sfacciatamente i termini di prescrizione, con l’aggravio di una insopportabile approssimazione nell’invio di raccomandate piene di errori, con danno per le casse comunali e per i contribuenti),
l’Amministrazione –dice Caramazza– ha in canna una sfilza di colpi che, se confermati, rischiano di causare una pericolosa crisi sociale”.
”Inutile dire che in assenza del dissesto finanziario e in presenza di un piano di riequilibrio serio, che prevedesse sì la riscossione, ma fatta in modo graduale, senza la fretta imposta da una Commissione Straordinaria di Liquidazione, –prosegue Sergio Caramazza– le cose sarebbero potute andare diversamente”.
Infine chiede al sindaco di chiarire come pensa di gestire le eventuali tensioni che si genereranno nei prossimi mesi o se abbia un piano B. Favara –conclude– ha bisogno di risposte e rassicurazioni da parte del suo Sindaco, se è in grado di farlo, e non da chi a Favara nemmeno ci vive!”.
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