A volerlo il sindaco Lillo Firetto che ”ha interpretato –si legge nella nota del Comune– il desiderio di tanti concittadini”.
Ricordiamo che il tragico fatto avvenne la sera dell’8 marzo scorso in via Atenea. Il 59enne stava sfilando quando tutto a un tratto si è accasciato a terra. Inutili i tentativi di rianimarlo, per lui non c’è stato più scampo tra l’incredulità dei presenti. Nonostante il fatto, il gruppo proveniente dal Belgio rimase ad Agrigento, perché così avrebbe voluto il 59enne.
A tre mesi dalla tragedia, sabato 9 giugno si terrà ad Agrigento una cerimonia commemorativa alla presenza dei familiari del marciatore e di una nutrita rappresentanza di amici, colleghi, nonché autorità della città di Florennes, dove Jean Marc risiedeva, oltre ad alcuni componenti del gruppo di cui faceva parte l’uomo e giornalisti della stampa belga.
Verrà presentato, alle 11.00, un video filmato che riassume la figura del ”tamburo maggiore”, ex commissario di polizia e grande appassionato di marce popolari che in passato aveva anche ricoperto la carica di direttore della Royal Association of Folkoric Marches.
I figli Patrik e Benoit Bodart avevano espresso attraverso una lettera fatta pervenire al sindaco Firetto il proprio compiacimento per l’iniziativa della Città dei templi e mostrato gratitudine verso la comunità agrigentina affermando che ”manterremo sempre un ricordo vivissimo della bella esperienza nell’incantevole città di Agrigento” .
Da sabato 9 giugno quindi una targa, con una semplice scritta, ricorderà per sempre, al secondo piano dell’ex Collegio dei Padri Filippini, la figura del marciatore: ”Jean Marc Bodart, amico di Agrigento”.
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