Eppure era il 12 giugno del 2017, il giorno dopo le amministrative, quando l’attuale e allora appena eletto primo cittadino aragonese aveva affermato ai microfoni di SiciliaTv la volontà di volere evitare per quanto possibile la ”via” del dissesto finanziario dell’Ente.
Da allora evidentemente qualcosa è cambiato, visto che ieri si è ufficialmente comunicata la strada, quella del dissesto appunto, che il Comune di Aragona sta intraprendendo. Questa mattina abbiamo mostrato l’intervista fatta allora allo stesso Pendolino che ci ha spiegato il perché del cambio di direzione intrapreso dalla sua amministrazione.
Sul Comune di Aragona, ha detto il suo primo cittadino, grava un debito di circa 13 milioni di euro. Una somma a dir poco importante per un paese che conta meno di 10mila abitanti. ”Valutando i dati contabili – ha spiegato Pendolino – siamo stati costretti a dissestare”.
Dopo pochi giorni dal suo insediamento, stando a quanto comunicatoci da Pendolino, lo stesso è venuto a conoscenza del fatto che il Comune di Aragona aveva fatture giacenti non pagate per 7 milioni e 200mila euro e che tutte le ordinanze sindacali del primo semestre 2017 erano ancora da contabilizzare, che – per esigenze di cassa – erano stati utilizzati 470mila euro da somme vincolate alla realizzazione di opere pubbliche.
Nella stesura del bilancio di previsione per l’anno 2017, poi, non si è riusciti a pareggiare il bilancio per oltre 2 milioni di euro.
Insomma, difficoltà finanziare, quelle dell’Ente aragonese, che hanno portato alla decisione di intraprendere la via del dissesto. Approvata in giunta, la relazione è passata ai revisori dei Conti che proprio ieri mattina hanno fornito il loro parere confermando – in certi punti aggravando – la situazione disastrata del Comune.
Ad ogni modo, Pendolino tiene a precisare che per i cittadini aragonesi non cambierà nulla, perché le tasse nella città delle Maccalube, che per legge con la dichiarazione del dissesto verranno portate al massimo consentito, lo sono già da tempo.
Intanto Aragona fatica a garantire i pagamenti dovuti per il servizio legato ai rifiuti che viene svolto nella città. C’è un arretrato di 7 mensilità.
Come prossimo passo per arrivare alla dichiarazione del dissesto finanziario, il presidente del Consiglio dovrà convocare la conferenza dei capigruppo e stabilire la data del consiglio comunale nel quale la decisione sarà sottoposta al voto dei consiglieri.
Commenta articolo