A oggi però – ed è passato ben oltre un anno dalla chiusura del ponte – lo stesso non è stato ancora ricostruito.
Gli abitanti di c.da Petrusa non ci stanno più e hanno deciso di citare in giudizio l’Anas per il risarcimento patrimoniale del danno, delegando l’Adiconsum e la Cisl, attraverso il legale dell’associazione dei consumatori, a sostenerli e rappresentarli il 25 settembre prossimo dinanzi al Tribunale di Agrigento.
Il viadotto Petrusa fu demolito dall’Anas in occasione dell’esecuzione dei lavori di rifacimento della Statale 640 Agrigento–Caltanissetta. ”Sono trascorsi 16 mesi – spiegano il segretario Cisl Maurizio Saia e il responsabile Adiconsum Giuseppe Bosciglio – e la mancata ricostruzione del ponte causa tuttora enormi disagi per studenti e pendolari, costretti a percorsi alternativi che, oltre a essere inadeguati per il grande flusso circolatorio, costringono ad allungare le percorrenze”.
I due delegati dai cittadini ritengono, dagli atti in loro possesso, che l’Anas S.p.a. sia ”l’unica responsabile della demolizione e della mancata ricostruzione del ponte Petrusa, che a oggi continua ad arrecare danni patrimoniali, in particolare agli abitanti della zona”.
”Non è pensabile che l’Anas si possa sostituire nel governo del territorio nella programmazione della viabilità – sostengono Saia e Bosciglio – tanto da stabilire sull’opportunità e l’utilità della ricostruzione dell’importante arteria, dimostrando la limitata conoscenza del territorio e la scarsa sensibilità sociale, legata secondo noi – concludono gli stessi – a scelte errate, errori di progettazione e risorse finanziarie utilizzate per altre infrastrutture”.
Questa la versione della Cisl e dell’Adiconsum in rappresentanza dei cittadini. Come annunciato proprio da loro, se ne discuterà il prossimo 25 settembre al Tribunale di Agrigento.
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