Era stato arrestato – nel settembre del 2016 – con l’accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti e furto di energia elettrica. Adesso il pm Simona Faga chiede il processo per C.V., queste le iniziali del nome del 23enne favarese.
Il giovane era finito nei guai durante un’operazione di controllo da parte della Squadra Mobile: i poliziotti avevano ispezionato un edificio diroccato, in un quartiere popolare di Favara, scovando sul terrazzo di casa una quindicina di vasi con piante di marijuana – alcune alte pochi centimetri, altre anche più di un metro e ottanta – che avrebbero potuto fruttare tra i 4mila e i 5mila euro. In quell’occasione gli agenti avevano anche sequestrato il materiale usato per la coltivazione delle piante.
Durante la perquisizione era stato accertato anche un allaccio abusivo alla corrente elettrica, in quanto l’impianto dell’abitazione sarebbe risultato collegato direttamente alla rete pubblica senza alcun misuratore.
L’udienza preliminare per il favarese è stata programmata per il prossimo 16 maggio davanti al gup Alessandra Vella. Il legale difensore del giovane, l’avvocato Salvatore Cusumano, potrà eventualmente chiedere il giudizio abbreviato oppure il patteggiamento, altrimenti sarà il giudice a decidere sulla disposizione del rinvio a giudizio.
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