Lo scioglimento è stato deliberato dal Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUEL).
Il piccolo paesino agrigentino era finito alla ribalta della cronaca per l’inchiesta antimafia ”Vultur”, coordinata dalla Dda di Palermo e condotta sul campo dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento. L’inchiesta aveva messo in luce presunti tentativi di infiltrazioni all’interno del Comune da parte della famiglia mafiosa di Camastra.
L’elemento mafioso, secondo l’accusa, avrebbe anche giocato il suo ruolo in occasione delle amministrative di Camastra del 2013. Si parlerebbe anche di atti intimidatori nei confronti di alcuni candidati al fine di farli desistere dalla competizione elettorale, a favore dunque di altri candidati.
Nel luglio del 2017, l’ex prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, aveva sollecitato la nomina di una commissione per l’accesso ispettivo al Comune del paese agrigentino: l’obiettivo era quello di accertare eventuali infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Alla fine dello scorso novembre era arrivata la proroga dell’accesso ispettivo. Adesso lo scioglimento dell’apparato amministrativo.
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