A dirlo è la classifica stilata dall’Ufficio Speciale della Regione Siciliana per il monitoraggio e l’incremento della raccolta differenziata, che ha pubblicato sul proprio portale web la lista che mostra l’andamento della differenziata, mese per mese, nei 390 comuni della Trinacria.
I dati, come detto, sono relativi allo scorso anno. Medaglia d’oro tra tutti i paesi della Sicilia va a Giardinello – piccolo Comune che conta poco più di 2mila abitanti, in provincia di Palermo – che ha chiuso il 2017 con una media del 77,77% di raccolta differenziata. La quinta posizione a livello regionale, e la prima se si considera l’agrigentino, se l’è conquistata Sant’Angelo Muxaro, che di residenti ne conta circa 1.300, con una media del 75,75%. Nella top 10, più precisamente in ottava posizione, anche il comune agrigentino di San Buca di Sicilia nel quale la raccolta differenziata, nel 2017, ha raggiunto il 74,61%.
Più bassi in classifica, anzi nelle ultime posizioni, altri centri della provincia di Agrigento. La città dei templi, che comunque nel 2018 ha raggiunto buone percentuali, si trova alla 348° posizione con una percentuale di raccolta differenziata che nel 2017 ha avuto una modesta media, il 6,92%. Favara è al 288° posto; la differenziata nella città dell’agnello pasquale si è fermata, sempre nel 2017, al 14,99%. Va detto che entrambi i comuni devono ancora comunicare i dati relativi al mese di novembre.
L’ultimo della classe agrigentina è Camastra, che con il 3,82% è al 365° posto.
Fanalino di coda a livello regionale, in 390esima posizione, è Sperlinga, nell’ennese, un paesino che conta meno di mille abitanti e in cui la differenziata – questo quanto si vede nella classifica – è rimasta ferma allo 0%.
In generale, secondo quanto comunicatoci dall’Ufficio Speciale per il monitoraggio e l’incremento della raccolta differenziata della Regione Siciliana, la media regionale si ferma intorno al 21%.
In Sicilia ci sono 108 comuni virtuosi, ci hanno spiegato, che hanno superato la soglia del 50% nella raccolta differenziata e alcuni addirittura hanno raggiunto il 70% e oltre. Si tratta comunque, per la maggior parte, di paesini che non superano i 10mila residenti.
Intanto il prossimo 12 aprile, presso le Ciminiere di Catania, avverrà la premiazione dei Comuni che più si sono dimostrati ”virtuosi” in questo ambito.
Ad ”affossare” la media regionale sono invece le città più grandi, soprattutto i capoluoghi e le città metropolitane, due su tutte Palermo e Catania, rispettivamente in classifica al 300esimo e al 321esimo posto.
Infine, dando uno sguardo alla classifica, si può notare come in alcune ”caselle” di vari comuni i dati risultino mancanti. Questo perché, spiegano dall’ufficio regionale, i dati non sono stati ancora trasmessi dai responsabili comunali nonostante le sollecitazioni. Ad oggi sarebbero oltre 40 i comuni diffidati per mancata trasmissione dei dati relativi alla differenziata.
Nei casi più ”gravi” – sia per quanto riguarda l’assenza di documentazione, sia per i comuni con percentuali particolarmente basse in tema di differenziata – sarà la Corte dei Conti ad accertare eventuali responsabilità erariali in danno agli enti.
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