Era lo scorso 4 marzo e dello sbarco – ricostruisce il responsabile di MareAmico, Claudio Lombardo – erano stati allertati la Capitaneria di Porto e i Carabinieri. I migranti però avevano già fatto perdere le proprie tracce e del loro arrivo sul posto sono rimasti, a testimonianza, solo vestiti lasciati in spiaggia e la barca utilizzata per il trasporto.
Natante che dopo un mese di abbandono, fa sapere l’associazione ambientalista, si è squarciato e ha liberato in mare il carburante, l’olio motore e quant’altro, inquinando un lungo tratto di costa.
”Questo è un effetto collaterale degli sbarchi fantasma” scrive MareAmico. E a proposito di fantasmi, l’associazione definisce tali quanti arrivano sulle nostre coste di nascosto, senza che nessuno sia in grado di controllarli.
”Chi sono questi fantasmi? – dice Claudio Lombardo – Sono magrebini che arrivano in Italia clandestinamente. Non hanno altra scelta, perché provengono da zone del mondo che non sono in guerra e quindi non possono neanche richiedere l’asilo politico in Italia. Sono solo migranti economici”.
”Arrivano in migliaia. – concludono dall’associazione – Nel solo 2017 sulle coste continentali agrigentine Mareamico ha censito 80 sbarchi, con circa 3 mila migranti”.
Commenta articolo