”Ci siamo accorti che era stato realizzato, a causa del passaggio delle persone, una sorta di viottolo lungo la collinetta – spiega il sindaco di Realmonte Calogero Zicari –. Abbiamo subito fatto installare anche le transenne nella parte alta”.
Questa parte della Scala dei Turchi, causa rischio caduta massi, è ”off limits” e a stabilirlo sono due ordinanze, una da parte del sindaco e l’altra della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle che ha fatto divieto di accedere anche nel tratto di mare all’altezza dell’area chiusa.
Intanto, però, sembra che ci sia chi non rispetta le regole. Questo, almeno, secondo quanto denunciato dall’associazione MareAmico Agrigento che, fornendo a supporto della propria tesi un video amatoriale, mostra molte persone intente a superare i limiti dell’area interdetta.
”In assenza di controlli – scrive il responsabile di MareAmico, Claudio Lombardo – migliaia di turisti hanno invaso l’area aggirando la staccionata che ne dovrebbe impedire l’entrata”.
Intanto, che vengano rispettati o meno, i divieti per la Scala dei Turchi rimangono e viene da chiedersi se ci saranno ancora all’inizio della stagione estiva. Il progetto per la messa in sicurezza del posto e dunque per la sua riapertura, realizzato dalla Protezione civile regionale, sarebbe pronto.
”Giorno 16 aprile – avrebbe detto il sindaco Zicari – abbiamo il primo tavolo tecnico con la Soprintendenza e il Genio civile per l’approvazione. Si tratta di un progetto da 330mila euro. Non credo – avrebbe aggiunto Zicari – che riusciremo a rendere fruibile l’area entro l’estate. Ci sono passaggi formali da rispettare e c’è anche da trovare i fondi, 330mila euro appunto, per realizzare i lavori”.
Il primo cittadino di Realmonte precisa che prima di ogni cosa bisogna pensare alla sicurezza. Se non si dovesse riuscire a garantirla, si concretizzerà la possibilità che questa estate la Scala dei Turchi, piuttosto che fare da meta turistica per bagnanti e amanti del mare, rimarrà uno splendido paesaggio da ammirare a debita distanza.
Commenta articolo