Ieri sera, dopo l’arrivo al Calvario della teca in vetro che ha poi accolto la statua del Redentore, il messaggio è stato affidato a don Giuseppe Cumbo. Poi la statua del crocifisso è stata slegata dalla croce e, a cura della Confraternita della Santa Croce del Calvario, è stata deposta all’interno della teca.
Da lì la processione per le vie della città. Ad accompagnare i due simulacri spinti a mano dai membri della Confraternita Santa Croce del Calvario, oltre ovviamente a numerosi fedeli anche con lumini alla mano, anche la banda musicale ”Giuseppe Lentini”. Presenti anche le autorità locali. A guidare la processione sono stati i sacerdoti della città. Durante il percorso non sono mancati momenti di preghiera e di canti, tra i quali il tradizionale ”Ah, sì versate lacrime”.
Il corteo ha concluso in piazza Cavour, dove tanti presenti si sono aggiunti a quanti hanno seguito la processione. Di fronte alla Chiesa del Rosario, l’arciprete di Favara don Giuseppe D’Oriente ha tenuto l’omelia. Il messaggio dell’arciprete ha toccato anche temi ”caldi” per la città dell’agnello pasquale, condannando i recenti fatti di violenza che tanto recano danno alla comunità favarese.
Dopo l’omelia, il momento della tradizionale e attesa ”spartenza”, cioè l’estremo saluto disperato della madre, Maria, al figlio prima che questo venga deposto nel sepolcro.
La statua di Gesù è stata quindi portata all’interno del Rosario e appoggiata sull’altare, venendo venerata dai fedeli.
Anche oggi per la comunità cattolica è giorno di lutto e preghiera. Si è in attesa della domenica, quando Gesù risorgerà dai morti.
SiciliaTv, ieri, ha seguito l’evento. I momenti salienti saranno mostrati e andranno in onda nel corso della programmazione al 287 o 777 del digitale terrestre.
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