Sono queste le parole della consigliera comunale di Agrigento del M5S Marcella Carlisi che ha depositato la proposta di sfiducia al sindaco Lillo Firetto.
”I cittadini –dice Carlisi– chiedono la sfiducia. Ormai hanno mangiato la foglia, sono pentiti di averlo votato. Ora tocca ai Consiglieri, faccio un appello accorato per raccogliere le firme e staccare la spina”.
Per la consigliera Carlisi il programma presentato dal sindaco Firetto non è stato perseguito. ”La stampella del protagonismo civico –scrive in una nota– non può reggere un Comune. Tanti errori: dal piano della cartellonistica, ancora sospeso, alla mancata progettazione del sistema della raccolta differenziata che sta creando non pochi disagi e sicuri danni alle tasche degli agrigentini”.
Ricordiamo che Firetto venne eletto sindaco di Agrigento nel giugno del 2015 con un netto 59,01% di preferenze. Ottenne ben 16.594 voti. A distanza di quasi tre anni gli agrigentini lo rivoterebbero? Secondo la consigliera Carlisi no.
”In questi anni di scontro in Consiglio –dice la pentastellata– sono arrivate tante proposte per l’amministrazione esitate positivamente dall’aula, maggioranza compresa, ma bloccate dall’amministrazione incapace di recepire le proposte dei consiglieri e, dunque, anche per questo, impermeabile alle voci del popolo”.
Insomma per la consigliera Carlisi occorre staccare la spina e firmare la sfiducia. ”Per farlo –dice– occorrono 12 firme. Oltre alla mia finora –conclude– c’è solo il collega di Sicilia Futura, Salvatore Borsellino, che aveva già manifestato mercoledì scorso la volontà di sfiduciare il sindaco”.
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