Si troverebbe su di una area demaniale. È questo il motivo del sequestro del ”Posto di ristoro”, lo storico locale sito di fronte al Tempio di Ercole della Valle dei Templi di Agrigento.
A porre i sigilli la Digos della Questura di Agrigento in esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, pm Salvatore Vella.
L’attività si troverebbe su di un’area di proprietà del Parco Archeologico. Il sequestro preventivo deriva da una complessa vicenda amministrativa. Secondo alcune fonti, pare che i permessi dell’esercizio commerciale per potere operare su un’area demaniale siano scaduti da tempo e che dunque l’attività, da tempo appunto, sarebbe sprovvista delle necessarie licenze.
Sul posto, al momento di porre i sigilli, oltre alla Digos, anche i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Stradale e la Polizia Locale per gli aspetti relativi alla viabilità dell’area interessata. Presenti anche i Vigili del Fuoco del Comando provinciale e un’unità mobile dell’Asp.
La disposizione di uomini e mezzi è stata decisa dal Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica sulla base di indicazioni emerse in un tavolo tecnico presieduto dal Questore Maurizio Auriemma.
Dopo l’esecuzione del sequestro dell’attività, l’immobile è stato affidato all’Ente Parco Archeologico, nominato custode dello stesso. Intanto la titolare del ”Posto di ristoro” risulterebbe iscritta nel registro degli indagati per ”l’invasione” del suolo pubblico.
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