È con la ratifica dell’accordo processuale che si chiude la vicenda in merito alle presunte estorsioni che avevano portato lo scorso 14 novembre all’arresto dell’imprenditore Fabrizio La Gaipa, titolare di un hotel di San Leone e primo dei non eletti del M5S all’Ars alle ultime Regionali.
La Gaipa era finito ai domiciliari con l’accusa di estorsione ai danni di dipendenti della sua attività. Secondo gli inquirenti, tesi fortemente appoggiata sulle versioni dei tre che hanno accusato l’imprenditore e confermato il tutto in un incidente probatorio, l’agrigentino avrebbe utilizzato il sistema del cosiddetto ”cavallo di ritorno”. In pratica una consistente parte di quanto percepito in busta paga dai dipendenti sarebbe poi tornata nelle mani di La Gaipa.
Un ex dipendente dell’imprenditore avrebbe inoltre registrato una conversazione e consegnata la stessa alla polizia. Nel file audio si sentirebbe Fabrizio La Gaipa discutere con l’allora dipendente riguardo a modalità e quantità delle somme da restituirgli dallo stipendio.
Il patteggiamento, ieri, è stato ratificato dal Gip. L’accordo processuale era stato raggiunto tra difesa degli agrigentini e il pm Gloria Andreoli.
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