Sulla questione Tarsu interviene anche il rag. Pasquale Palumbo che in linea di massima sostiene quanto già affermato precedentemente da Lillo Cinquemani, da Giuseppe Di Miceli e dall’avv. Vincenzo Massara.
Anche per il rag. Palumbo la Tarsu 2011 è prescritta ed è chiara, in tal senso, la sentenza della Suprema Corte, la numero 12795 del 21 giugno 2016. I giudici chiariscono la decorrenza dei 5 anni per potere effettuare il recupero delle somme.
Palumbo non crede che l’amministrazione comunale e i dirigenti non sapessero di questa sentenza e non riesce a capacitarsi come mai l’ATO abbia accettato l’incarico di effettuare gli accertamenti per l’anno 2011 a termini già scaduti.
Infine invita il sindaco a dimostrare che nessuno è perfetto, che si può sbagliare e che il Comune di Favara intende osservare le leggi prima di chiedere al cittadino di osservarle. Palumbo chiede al sindaco di annullare tutto d’Ufficio evitando ai cittadini di prendere la gastrite e nel peggiore dei casi l’ulcera e agli studi di consulenza e a tutti i patronati un inutile ingorgo.
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