I diversi personaggi in scena hanno dato vita in tre atti a una lunga storia che ha raccontato una vicenda ambientata in un piccolo comune siciliano intorno al 1980.
Si narra del Commendatore Cirino De Luca e della sua famiglia. Lui, sfruttatore, semiignorante, scolasticamente di bassa cultura, abile manipolatore che cerca di far sentire le persone in obbligo nei suoi confronti grazie alla sua falsa generosità. Condivide il suo lussuoso tenore di vita con la moglie e i figli che non brillano per intelligenza e che, quindi, sono ignari della realtà.
Ma il Commendatore non riuscirà sempre a ingannare gli altri con la sua maschera e, a lungo andare, le sue trame di inganno gli si rivolteranno contro, sgretolando il personaggio.
Una commedia che si chiude con un monologo di una delle attrici, nella fattispecie la moglie, interpretata da Lilia Alba, che rivolgendosi al pubblico lo invita a fare diverse considerazioni in relazione ai diversi temi trattati nella commedia.
”Cu di un Sceccu ni fa un Mulu” è una commedia brillante di Angelo Scammacca che ha avuto la regia di Dino Patti ed è stata liberamente adattata in dialetto favarese dalla coregista Lilia Alba.
Diversi gli attori che hanno spiccato nella loro interpretazione.
Il pubblico locale intanto non ha voluto perdere la rappresentazione della compagnia Gio ’90, tanto che l’unica serata in programma nel cartellone di Rassegnati 2017/18 della Cioppy Group Events, quella di sabato 10 marzo, aveva registrato il sold out prima ancora dell’affissione della locandina. È stato necessario replicare la rappresentazione la sera successiva.
A presentare la serata la brava Valentina Piscopo.
Prossimo appuntamento è per sabato 24 marzo con ”Aglio, olio e peperoncino” della compagnia Polvere di Stelle, per la regia di Patrizia Russello.
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