Si è conclusa così la serata che ieri – ai piedi del Tempio della Concordia, all’interno della suggestiva Valle dei Templi – tra torce illuminate e bandiere alte nel cielo, ha sancito l’entrata nel vivo della 73esima edizione del Mandorlo in Fiore.
Prima di giungere all’accensione del tripode, istituzioni tutte – civili e militari – nonché gruppi folkloristici agrigentini e internazionali, hanno percorso la via Sacra dando vita a un fiume di torce e persone, tra musica, canti e danze popolari.
Poco prima della cerimonia propiziatoria all’accensione del Tripode dell’Amicizia, il gruppo della Catalogna, dalla Spagna, ha voluto omaggiare i presenti e la Valle dei Templi con la loro ”specialità” folkloristica, ovvero le ”Torri umane”. Tutti a cerchio per creare una solida base, i catalani si sono esibiti di fronte ai presenti con la costruzione di due torri composte da persone, una sopra l’altra.
Non poteva mancare ieri il direttore del Parco Archeologico Valle dei Templi Giuseppe Parello. ”Il Tempio della Concordia, questa sera, abbraccia i patrimoni di tutto il mondo – ha detto Parello – Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato a questo evento”. Lo stesso ha giudicato ”imponente” la manifestazione che ieri ha raccolto centinaia di persone provenienti da diversi angoli del pianeta.
Il Mandorlo in Fiore di quest’anno è inoltre il primo per il nuovo Prefetto di Agrigento, S.E. Dario Caputo, che, oltre a esprimere soddisfazione ed emozione per la manifestazione, ha tenuto a ringraziare la città di Agrigento per essere il luogo che ospita il Mandorlo in Fiore.
A dare i saluti anche il sindaco di Agrigento Calogero Firetto, fiero dei 73 anni di storia della festa. ”73 anni che raccontano di genti che si incontrano qui, nel segno della Concordia tra i Popoli” ha detto il primo cittadino in fascia tricolore.
Da ieri, dunque, il Mandorlo in Fiore è entrato nella fase più sentita e attesa. I vari gruppi folkloristici daranno spettacolo nei prossimi giorni per poi concludere il tutto domenica prossima, 11 marzo, con la manifestazione ai piedi del Tempio della Concordia. Proprio questa parola è forse il successo della festa più amata dagli agrigentini, in quanto popoli e culture diversi tra loro ogni anno si riuniscono ad Agrigento, uniti da un senso di concordia e di amicizia.
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