Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Agrigento su proposta della Procura di Palermo.
Secondo gli inquirenti, il successo delle iniziative imprenditoriali di Romano sarebbe da ricondurre ai rapporti di connivenza intrattenuti, nell’arco di un ventennio, con esponenti di spicco di Cosa Nostra agrigentina.
L’imprenditore racalmutese era già stato condannato nel 2016 a 6 anni e 6 mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Per la Procura e i finanzieri Romano avrebbe avuto rapporti diretti con Cosa Nostra agrigentina beneficiando dell’appoggio e della protezione di esponenti della ‘famiglia’ di Racalmuto per ottenere vantaggi per le proprie imprese, operanti nel settore edilizio e nel mercato del calcestruzzo.
Nel tempo sono state costituite molte società, – scrivono le Fiamme Gialle – tra cui la ‘Program Group Racing Engineering s.r.l.’, proprietaria dell’autodromo internazionale ‘Valle dei Templi’ di Racalmuto. Inoltre avrebbe fornito, con il consenso della mafia, il calcestruzzo necessario alla realizzazione di lavori di costruzione del centro commerciale ”Le Vigne”.
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