Sabato scorso, in fase di insediamento dei seggi elettorali, gli scrutatori hanno dovuto preparare le schede elettorali, non solo apponendo timbro e firma come è sempre stato, ma aggiungendo su ognuna di queste anche i nuovi taglianti antifrode che venivano prelevati da apposite bobine.
Questo sistema consente di aumentare il controllo sulle schede di voto che non possono essere sostituite all’interno delle cabine elettorali da qualche possibile elettore furbetto.
Ogni scheda di voto, sia per la Camera che per il Senato, già prima di essere consegnata all’elettore, è stata infatti dotata di un tagliando rimovibile, che riporta un codice progressivo alfanumerico generato in serie, denominato dalla legge ”tagliando antifrode” e che gli elettori non dovevano toccare, ma lasciare attaccato alla scheda.
Dopo aver votato, l’elettore ha riconsegnato la scheda al Presidente di Seggio che ha rimosso il tagliando antifrode e ha imbucato la scheda votata nell’urna.
Ma cosa ne pensano i Presidenti di seggio di questa novità?
Abbiamo chiesto il parere a tre di loro. I giudizi non sono del tutto positivi.
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