E il protagonista indiscusso di questi giorni è stato, senza dubbio, il dolce per eccellenza ricavato dal cacao. L’attrattiva ha riscosso successo sia tra i grandi che tra i più piccoli. Maestri cioccolatieri hanno dimostrato ai palati di curiosi e acquirenti quale sia il vero sapore artigianale del cioccolato: dal fondente al latte e al bianco, tutto senza prodotti industriali.
Anche chi pensa che l’occhio vuole la sua parte non è rimasto deluso dalle decine e decine di forme che sono state date al dolce. Oltre alle varie barrette, gli immancabili tartufi e le ”versioni” più classiche del cioccolato, lo stesso è stato trasformato ad esempio in scarpe, in attrezzi da cucina, da ferramenta e anche in caffettiere; ha preso persino la forma di una pipa. A farla da padrone anche i particolari dolci come il cioccolato francese o i churros, specialità spagnola.
Insomma, la creatività da parte dei maestri del settore non è mancata e la stessa è stata ripagata con un’ottima affluenza del pubblico che ha ”preso d’assalto” gli stand di piazza Cavour. Felici gli organizzatori dell’evento, che vedono in Favara una importante piazza.
Di sicuro l’immagine che Favara ha guadagnato grazie alla Festa del Cioccolato è più che positiva. Contribuisce a rendere la città dell’agnello pasquale un borgo che può attirare a sé, grazie a diverse realtà, sempre più l’attenzione del territorio agrigentino.
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