Rischia di fermarsi la raccolta differenziata ad Agrigento. La ditta Catanzaro, titolare della discarica di Siculiana, applicando la direttiva dell’Arpa, ha dimezzato la quantità di rifiuti giornalmente scaricabili, dalle 500 tonnellate giornaliere a poco più di 250.
La direttiva dell’Arpa di Agrigento infatti impone che vengano da subito aumentati i tempi di trattamento dei rifiuti indifferenziati che vengono infine abbancati presso l’impianto. Un aumento dei tempi di trattamento di questi rifiuti che sta già avendo, come conseguenza diretta, il ritorno dei primi camion che non sono riusciti a scaricare in discarica.
”Questa nuova disposizione – spiega l’amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi – porta i nostri mezzi e quelli della consociata Sea a non potere più garantire i livelli ottimali di conferimento in discarica che fino a oggi ci hanno permesso di effettuare una raccolta che rispetta il calendario dato ai cittadini. In questi giorni – aggiunge Alongi – come si sa, abbiamo messo a disposizione, senza costi aggiuntivi, una decina di autocompattatori in più per potere effettuare anche la pulizia delle discariche abusive che sono sorte sul territorio agrigentino consentendo alla città di Agrigento di presentarsi al meglio per la settimana del Mandorlo in Fiore. Tutti sacrifici che rischiano di andare a vuoto se le istituzioni non interverranno. Quello che chiediamo, in sostanza, –conclude Alongi– è che la Catanzaro ci metta nelle condizioni di avere un orario preciso per conferire in discarica il venerdì mattina o il giovedì pomeriggio, o quando meglio ritengono, in modo da non farci tornare indietro con i mezzi pieni di rifiuti e quindi di non potere effettuare la raccolta i giorni successivi”.
Commenta articolo