È stata una acclamazione spontanea da parte del pubblico della sala San Francesco di Favara che ha sottolineato come sia stata eccezionale l’interpretazione di Enzo Raffiti della compagnia teatrale Calamonacinscena.
La storia, ambientata intorno al 1930, racconta la vicenda di Cola (un ragazzo con problemi psichici) e della sua famiglia. La madre muore e Cola resta alle cure del fratello sposatosi recentemente con una donna che non ama e che preferisce passare il tempo con un’altra. Durante uno dei soliti litigi con la moglie, Cola muore proprio per mano del fratello.
Ha commosso e ha fatto ridere la storia curata e riadattata dal regista Stefano Palminteri che ha aggiornato quella originale aggiungendo alla commedia teatrale anche dialoghi e musiche.
Diversi gli attori che hanno spiccato per la loro interpretazione artistica. E il pubblico favarese, con gli scroscianti applausi verso gli attori e la prima e unica standing ovation nei confronti di uno di loro, l’ha decretata la commedia più bella fin’ora vista per questa rassegna. E si consideri che la compagnia non è nemmeno una locale, ma sconosciuta alla quasi totalità dei presenti. Insomma, sono stati davvero bravi. E il tributo della popolazione favarese ne è stato il sigillo.
E bravo pure a Cioppino, direttore artistico di Rassegnati, che li ha inseriti nel cartellone. Come ha detto lui stesso sul palco a fine della serata, questa compagnia con questa rappresentazione ha fatto assaporare il vero senso del teatro che ha come simbolo le due faccine, una che piange e l’altra che ride.
Il prossimo appuntamento è adesso per sabato 10 marzo con la compagnia teatrale locale Giò 90, per la regia di Dino Patti, che porterà in scena ”Cu di u Sceccu nni fa… un Mulu”.
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